lunedì 23 gennaio 2012

CONTRO IL PAT CONTRO LE SPECULAZIONI EDILIZIE PER UNA ECONOMIA SOCIALISTA

Il P.A.T., Piano di Assetto del Territorio, esprime al meglio quelle che sono le esigenze di profitto di un pugno di speculatori a scapito del territorio, della popolazione e del futuro della nostra città.
Non ne rivendichiamo una semplice “modifica”, ne denunciamo il carattere completamente organico rispetto ad un’economia e ad un sistema che, all’interno di una devastazione produttiva del territorio costata già la perdita di migliaia di posti di lavoro, orienta i suoi “investimenti” nella cementificazione selvaggia, soprattutto a ridosso della fragilissima cintura lagunare in terreni ad alto rischio idraulico.
Il cosiddetto “Quadrante di Tessera” inserito nel PAT, altro non è che l’ennesimo esempio di cosa si intenda dire per “sviluppo” nell’ambito dell’economia del capitale; in questo caso centinaia di migliaia di metri cubi di cemento, devastazioni dei terreni circostanti la gronda lagunare, ampliamento dell’aeroporto con conseguente allargamento dell’inquinamento acustico ed ambientale, stravolgimento totale di popolazione e territori e consolidamento della vocazione turistico-commerciale-ricettiva della città, con conseguenze nefaste per tutto ciò che ancora permane dal punto di vista economico-produttivo. Non solo va respinto tutto questo, ma va anche ribadito che queste dinamiche sono l’estrema conseguenza di una politica di sistema che cerca di risolvere la crisi del mantenimento del saggio di profitto attraverso continue speculazioni edilizie e manovre di effettivo strangolamento naturale e sociale. Da una lettura più allargata sono da denunciare, inoltre, il progetto Moranzani, con annesso la costruzione di due nuove darsene a Fusina (progetto Ro-Ro e Ro-Pax) con un interscambio previsto di almeno 300mila tonnellate di merci, ed il nuovo progetto del porto logistico di Giarre (Mira) che persegue, appunto, un ampio disegno di riconversione dell’intera zona lagunare con la lucida volontà di seppellire definitivamente un’altra idea ed un altro modo di gestire l’intera economia territoriale.
Accanto a tutto questo trova posto anche il folle disegno della “Sublagunare”, dell’estensione dell’alta velocità comprendente la zona aeroportuale e tutto un riordino complessivo del sistema viario urbano che vedrà letteralmente sconvolgere non solo la zona circostante il centro storico ma l’intera provincia di Venezia stessa.
Solo un’altra proposta di sviluppo reale della città e dei suoi bisogni può essere lanciata per contrastare realmente tutto questo; un’idea che si basi su un’economia pianificata e che difenda ambiente e territori sotto il diretto controllo dei lavoratori e dei cittadini che la vivono quotidianamente e che non tollerano che tutto sia ridotto a merce per il profitto dei soliti noti (guarda caso sempre alla guida delle stesse aziende) partendo dal Lido e finendo all’aeroporto (Sacaim, Condotte Immobiliari, Capital Est, SAVE, Enel, ecc).
Grossa parte di responsabilità è legata al ruolo che svolge la giunta di “centrosinistra” che, utilizzando la retorica del risanamento ambientale e del “rilancio” economico dell’area, sponsorizza tali operazioni a tutto vantaggio dei suddetti poteri forti, aiutandoli nel cambiare continuamente le destinazioni d’uso delle varie aree adibite ai suddetti progetti.
Tutto ciò è da definirsi vergognoso!

NO AL NUOVO PAT, ESEMPIO DI DEVASTAZIONE AMBIENTALE
NO ALLE SPECULAZIONI SELVAGGE, ALLO SFRUTTAMENTO DEL TERRITORIO, ALLA PRIVATIZZAZIONE ED ALLA SVENDITA DELLE AREE URBANE

PER UN’ECONOMIA PIANIFICATA, PER LA DIFESA DEI POSTI DI LAVORO ESISTENTI, DELL’AMBIENTE E PER IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI REALI DELLA POPOLAZIONE

PER IL CONTROLLO DEI LAVORATORI SUL SISTEMA ECONOMICO-PRODUTTIVO, PER UNA SOCIETA’ SOCIALISTA PRESUPPOSTO FONDAMENTALE PER LE PRECEDENTI ASPIRAZIONI