giovedì 2 maggio 2013

MANIFESTAZIONE A VICENZA
NO DAL MOLIN
NO MUOS
Sabato 4 maggio a Vicenza si tiene la manifestazione contro l'ampliamento e la messa in opera della base militare USA Dal Molin. Le sezioni del PCL in Veneto partecipano al corteo con le proprie bandiere dietro lo striscione unitario "la crisi è del capitale, la guerra anche" formato da diverse forze politiche e sindacali della sinistra. Alla manifestazione distribuiremo il  volantino che potete leggere di seguito e lanceremo le nostre parole d'ordine. 
L'appuntamento è per sabato 4 maggio alle ore 9,30 davanti alla Stazione Ferroviaria di Vicenza.
Di seguito il volantino del Partito Comunista dei Lavoratori
LA CRISI E’ DEL CAPITALE, LA GUERRA ANCHE!
L'Open Day non si farà! L'appuntamento del 4 maggio per festeggiare la militarizzazione della città di Vicenza è stato rimandato in estate quando i generali statunitensi decideranno di inaugurare la base militare Dal Molin.
La base militare Dal Molin, malgrado il forte dissenso nella città e nel paese, è stata alla fine ultimata. Il generoso movimento che ripetutamente ha attraversato la città di Vicenza con cortei e manifestazioni, ha subito una grave sconfitta. Una sconfitta che pesa soprattutto perché le direzioni del movimento si sono affidate ai governi, nazionale e locale, di centrosinistra nella vana speranza di limitarne la realizzazione. Una politica opportunista che se prima alimentava illusioni, adesso provoca rabbia, delusione e passivizzazione. I governi di centrodestra e centrosinistra che si sono succeduti, i principali partiti della borghesia (PDL, PD, Lega Nord, Scelta Civica...), seppur con qualche variante, sostengono le stesse politiche imperialiste. Lo stesso M5S, il partito reazionario di Grillo e Casaleggio, è noto per le frequentazioni delle ambasciate statunitensi. Il governo Letta-Alfano ha subito ottenuto il sostegno e la fiducia del Segretario di Stato USA, John Kerry. Emma Bonino agli Esteri è un sicuro presidio atlantico e filo sionista sul versante del complesso scenario medio orientale. Le operazioni militari in Medio Oriente, in Asia e in Africa ancora una volta vedranno l'Italia in prima fila. Le bombe nucleari statunitensi resteranno sul nostro territorio. Il governo Letta-Alfano continuerà con la politica di austerity, pareggio di bilancio, fiscal compact e spending review per finanziare le banche, italiane ed estere, detentrici del debito pubblico, mentre opererà altri tagli alla scuola, alla sanità e alle pensioni. Non saranno toccate le grandi opere e gli F35 e l'Italia continuerà a mantenere saldamente il 10° posto mondiale per le spese militari (70 milioni di euro al giorno). Tutto questo mentre le fabbriche chiudono e licenziano, la precarietà e la disoccupazione cresce e si diffonde. Le basi militari (Ederle, Dal Molin, Pluto, ecc) che sorgono sul territorio di Vicenza non solo devastano l'ambiente e mettono a rischio le falde acquifere e la salute dei vicentini, ma soprattutto costituiscono una base di guerra, pianificazione e attacco per l'imperialismo. Le basi militari Usa e Nato presenti su tutto il territorio nazionale e le nuove in costruzione (MUOS in Sicilia) sono una minaccia permanete alla libertà dei popoli oppressi della periferia del sistema capitalista. Un avamposto per lo scontro mortale tra le potenze imperialiste le cui contraddizioni sono acutizzate dalla stessa crisi capitalista. Il Partito Comunista dei Lavoratori si è battuto e si batte contro la guerra imperialista e in solidarietà con i popoli oppressi, per questo rivendica il ritiro dei militari italiani presenti nei diversi teatri di guerra (Afghanistan, Libano, ecc), la fuoruscita immediata dalla NATO e l'immediata chiusura di tutte le basi USA e NATO presenti nel nostro Paese. Ma la lotta contro l'imperialismo passa per la cacciata di questo governo. Per questo obiettivo si impone un grande fronte unitario di lotta del movimento operaio e di tutte le sue organizzazioni per un programma transitorio e di svolta che solo un governo dei lavoratori può garantire.
Solo una rivoluzione socialista mondiale può sconfiggere definitivamente il capitalismo, l'imperialismo e le sue guerre. Un compito che solo la Quarta Internazionale rifondata e le sue sezioni possono assolvere con sicuro successo. Per questo il PCL si candida a raggruppare, attorno al proprio programma, tutto ciò che di meglio può liberarsi dal fallimento della vecchia sinistra. Tutti i militanti e le avanguardie di lotta, quale che sia la loro provenienza, che non vogliono arrendersi né al PD, né ai guru qualunquisti, né alla sconfitta.

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Regionale del Veneto